giovedì 15 ottobre 2009

Progetto di pale eoliche anche a Santa Giusta di fronte ad Abba Rossa -L’avviso pubblicato ieri sulla Nuova, sull’Avvenire, sul Foglio!!!!

Nero su bianco: anche per il mare di Santa Giusta ora c’è la certezza di un progetto per un impianto eolico off shore.
Quelle che prima erano anticipazioni, da ieri sono atti ufficiali perchè è stato pubblicato l’annuncio della Capitaneria con la richiesta di concessione demaniale per 660 ettari di specchio acqueo. Il nome della società che ha presentato la richiesta di concessione era noto già da tempo. Si tratta della Raddusa energy srl, rappresentata per l’occasione da Rosario Romano. La sede della società si trova a Treviglio, in provincia di Bergamo, in via dei Mille. La Raddusa ha chiesto una concessione trentennale, a differenza della Is Arenas renewables energy per l’impianto off shore tra Su Pallosu e Santa Caterina che invece l’ha chiesta per il doppio del tempo. Nel tratto di mare davanti alla spiaggia di Abba Rossa dovrebbe sorgere un impianto con 20 aerogeneratori ognuno dei quali in grado di produrre una potenza di 5 mila kw. Tutto l’impianto dovrebbe produrre 100 megawatt di energia.
L’avviso pubblicato ieri sulla Nuova, sull’Avvenire, sul Foglio e, ovviamente, sul Buras e sulla Gazzetta ufficiale europea, parla anche di un «cavidotto interrato della lunghezza di 278 metri». Quindi, a quanto è dato capire, la distanza delle prime pale dalla costa non dovrebbe essere enorme. Su questa collocazione la stessa Capitaneria di porto ha espresso delle riserve, chiedendo espressamente una modifica perchè il posizionamento delle pale potrebbe creare problemi all’ingresso delle navi nel porto industriale. Le torri eoliche dovrebbero essere alte un’ottantina di metri e larghe 8. Il diametro del rotore è di 126 metri. Ora cominciano a trascorrere i termini per la presentazione di opposizioni al progetto: 30 giorni dalla pubblicazione dell’avviso sul Bollettino ufficiale della Regione. Il sindaco di Santa Giusta, Antonello Figus, ha già preannunciato battaglia dura è ha chiesto anche l’appoggio del Comitato per il no all’eolico, nato spontaneamente a Cuglieri, Narbolia e San Vero Milis. In una assemblea al teatro Garau il primo cittadini di Santa Giusta aveva minaccaito forme di protesta clamorose: «Non vorremmo essere costretti a lasciare la fascia tricolore in un cassetto e er una volta, da tutori dell’ordine pubblico doverci trasformare in organizztaori del disordine». Anche a Santa Giusta potrebbe quindi partire una raccolta di firme che per l’impianto di Is Arenas ha avuto anche il fattivo sostegno dell’Adiconsum e dell’associazione Cittadinazattiva: «Abbiamo collaborato fattivamente - spiegano i responsabili dell’associazione - sia alla raccolta delle firme sia all’accoglimento dei ricorsi da parte dei proprietari di immobili, sia come associazione firmatari a della lettera di significazione alla Capitaneria di porto».
Intanto in Consiglio regionale è stato per ora accantonato l’emendamento all’articolo 10 della legge sull’edilizia, proposto dall’Udc, dal Psd’Az e dall’Uds. L’articolo proponeva il divieto di realizzare impianti off shore entro una distanza di 20 miglia dalla costa. La Regione non ha però competenza su quel tratto di mare e l’approvazione di una norma simile probabilmente aprirebbe un conflitto con il Governo centrale. L’argomento dovrebbe però tornare in discussione qualdo l’assemblea discuterà l’articolo 13 della legge.

http://www.regione.sardegna.it/j/v/491?s=126109&v=2&c=1489&t=1

1 commento:

  1. dobbiamo fermare l'assalto dei pirati, non è possibile sopportare questo assedio!

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