venerdì 23 ottobre 2009

22-10-09 INTERROGAZIONE ALLA COMMISSIONE TRASPORTI DI MAURO PILI, RISPONDE IL SOTTOSEGRETARIO AMBIENTE MENIA

Interrogazione n. 5-01885 Pili: Iniziative volte a promuovere con urgenza un'iniziativa normativa al fine di tutelare la costa della provincia di Oristano.
TESTO DELLA RISPOSTA

In risposta all'interrogazione 5-01885 presentata dall'On. Pili ed altri, riguardante il progetto per la realizzazione di un parco eolico off-shore nello specchio di mare antistante la costa di «IS ARENAS», si rappresenta quanto segue.
Con istanza in data 21 maggio 2009, la società Is Arenas Renewable Energy S.r.l. ha presentato domanda per ottenere il rilascio della concessione, ai sensi dell'articolo 36 del Codice della Navigazione, di un'area demaniale marittima e specchio nel golfo di Oristano per la realizzazione e gestione di un parco eolico off shore.
Ai fini tecnico-amministrativi, l'iniziativa si inquadra nell'ambito dell'approvvigionamento di fonti di energia, materia rimasta nelle competenze dello Stato ai sensi degli artt. 28, 29, 30 e 31 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 e il rilascio dell'autorizzazione è regolata dall'articolo 12, comma 3, del decreto legislativo 387/203, che, tra l'altro, testualmente, recita: «... . Per gli impianti offshore l'autorizzazione è rilasciata dal Ministero dei trasporti, sentiti il Ministero dello sviluppo economico e il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con le modalità di cui al comma 4 e previa concessione d'uso del demanio marittimo da parte della competente autorità marittima. ...».
Nell'ambito delle procedure previste dal decreto legislativo n. 387 del 29 dicembre 2003, il 22 giugno 2009, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Direzione generale per i porti, allo scopo di dare corso all'espletamento dell'istruttoria intesa all'accertamento delle condizioni per il rilascio della concessione demaniale marittima di cui trattasi, ha invitato la Capitaneria di Porto di Oristano ad effettuare un vaglio preliminare sull'istanza in ordine, sia alla sicurezza della navigazione per l'eventuale interferenza con rotte di navigazione obbligate, sia alla compatibilità delle strutture costituenti l'impianto eolico con le altre attività marittime.
Il successivo 8 luglio, la predetta Autorità marittima, ha riferito che il parco eolico in esame «non costituisce pregiudizio per la sicurezza della navigazione e non interferisce sulle rotte obbligate né comporta restrizioni alle stesse».
Circa le possibili limitazioni alle attività correlate, come la pesca e l'attività diportistica, occorrerà, invece, un mirato approfondimento istruttorio con gli organi competenti in materia, mentre, riguardo, alla funzione turistico/balneare del litorale, il tratto ospitante le torri eoliche dovrà essere sottoposto ad un'adeguata regolamentazione normativa a cura dell'Autorità marittima, mediante l'emanazione di ordinanze che disciplinano le attività circostanti.
L'istruttoria della richiesta di concessione è ancora nelle sue prime fasi di verifica e sono in itinere tutte le dovute analisi tecniche che, garantisce il Ministero delle infrastrutture e trasporti, seguiranno un'istruttoria severa e attenta, lasciando alla fine delle stesse le conseguenti valutazioni sul caso, tenendo ben presenti anche i rilievi delle istituzioni regionali e locali.
L'autorizzazione di cui al precedente articolo 12 è vincolata, comunque, come dettato dal decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, modificato dal decreto legislativo 16 gennaio 2008, n. 4, e da ultimo dalla legge 23 luglio 2009, n. 99, che prevede la Valutazione di Impatto Ambientale statale specificatamente per gli «impianti eolici e la produzione di energia elettrica ubicati a mare», anche alla conformità del progetto alla vigente normativa in materia ambientale, in particolare la Valutazione di Impatto Ambientale e la Valutazione di Incidenza, procedura quest'ultima, vista la presenza di un'area SIC, ricompresa nell'ambito dell'istruttoria di VIA.
Si tiene a precisare che presso la Direzione Generale competente del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per il progetto di cui trattasi, non è pervenuta ancora nessuna istanza di pronuncia di compatibilità ambientale, ma che nel corso della stessa, qualora il progetto venisse presentato, si terranno in debita considerazione tutti i pareri e le osservazioni che saranno presentati dagli enti istituzionalmente coinvolti, senza tralasciare l'analisi del contesto territoriale su cui dovrebbe incidere l'impianto.
Il Governo ha chiaramente a cuore la vocazione turistica e ambientale della Sardegna, che detiene uno dei patrimoni ambientali più belli e significativi del Paese; pertanto, i risultati sulla verifica della compatibilità ambientale del progetto, unitamente a quelli relative alle istruttorie che devono essere ancora acquisiti alla citata domanda di concessione, saranno oggetto di attenta valutazione, sia per il rilascio della concessione demaniale, ai sensi dell'articolo 36 del codice della Navigazione, sia per il rilascio dell'autorizzazione all'esercizio, ai sensi dell'articolo 12 del citato decreto legislativo n. 387/2003.

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