mercoledì 14 ottobre 2009

RITIRATO IN CONSIGLIO REGIONALE L'EMENDAMENTO CHE FISSAVA LA DISTANZA MIN. DI 12 MIGLIA DALLA COSTA PER I PARCHI EOLICI !!!!

LEGGETE BENE TUTTO L'ARTICOLO...OCCHIO ALL'ULTIMA PARTE!!!


Eolico, le pale sul mare di Pula?Il Comune pronto a dare battaglia
Un parco eolico a mare

Gli elaborati tecnici arriverebbero a posizionare la parte più esterna degli aero-generatori fino in pieno territorio del centro del Cagliaritano. Con un forte impatto sul litorale che interessa Santa Margherita e la zona di Nora.
In Municipio, a Pula, giurano di non saperne nulla. Ma chi ha avuto modo di visionare i progetti che alcune società della Penisola (almeno quattro, oltre a due sarde) hanno presentato per la realizzazione di un parco eolico off-shore assicura di essere saltato sulla sedia. Gli elaborati tecnici di almeno uno degli studi di fattibilità arriverebbero a posizionare la parte più esterna degli aero-generatori fino in pieno territorio di Pula, con un evidente impatto visivo e ambientale sul litorale che interessa Santa Margherita e la zona di Nora. Rotori di un'altezza, fuori dall'acqua, che può arrivare a 130 metri e del peso di quasi 4 tonnellate l'uno.
IL SINDACO NON CI STA «Se così fosse - si attacca il sindaco Walter Cabasino - ci sarebbe di che essere indignati. Per prima cosa mi stupirebbe il dover apprendere dai giornali l'esistenza di un progetto tanto insensato. Credo che le amministrazioni e le popolazioni locali avrebbero dovuto essere coinvolte ancor prima che le società private presentassero i loro piani al ministero delle Infrastrutture». E a poco servirebbero gli impegni presi del ministro Matteoli nei giorni scorsi: «Se davvero l'ultima parola spetta al governo siamo obbligati ad aspettare le valutazioni tecniche e le decisioni politiche - chiarisce Cabasino - ma se non venissimo coinvolti saremmo pronti a far sentire la nostra voce in ogni sede. La volontà e la vocazione economica, ambientale e turistica del nostro territorio non può essere sacrificata sull'altare di un ipotetico sviluppo legato alla produzione di energia. Si tratta di processi complessi, ben difficilmente in grado di produrre riflessi positivi dal punto di vista dei posti di lavoro».
TERRITORIO E AMBIENTE Come dar torto al primo cittadino pulese? Da Punta Forcadizzu (subito dopo la zona di Portu Culumbu) e fino a punta Agamu il litorale di Pula presenta eccellenze storico-culturali di assoluto valore: due torri costiere di avvistamento di epoca spagnola, la chiesa di Sant'Efisio, il sito archeologico di Nora e persino un'oasi nella quale nidifica il gabbiano corso, per finire con il nascente parco di Santa Vittoria: «Non oso nemmeno immaginare l'idea che queste bellezze da tutelare e valorizzare possano essere offuscate dalla presenza di un parco eolico che ne deturpi la visione - conclude Cabasino - è chiaro che occorrerà attendere di conoscere le carte ufficiali, ma per ora la nostra contrarietà è netta».
ARTIZZU (PDL) DICE NO Sulla vicenda, con un comunicato stampa, ha preso posizione anche il consigliere regionale del Pdl Ignazio Artizzu: «Contro le pale eoliche sul mare di Pula credo che la popolazione locale scenderebbe in piazza, e se occorre anche in mare. Io sarei con loro - assicura - ho appreso con viva preoccupazione del progetto di una società che chiede di invadere le acque della cittadina con pale eoliche alte 170 metri, che deturperebbero il panorama, compromettendo lo sviluppo turistico di Pula e dei centri vicini. Un progetto che mi pare una scelleratezza». Un pericolo che arriverebbe proprio mentre quel litorale cerca di trovare nel turismo, con successo, il proprio futuro economico e imprenditoriale: «La selva di acciaio annullerebbe la bellezza del mare e del panorama, senza portare benefici alle popolazioni sarde, e a quella di Pula in particolare - conclude il consigliere ex An - si tratterebbe di un'invasione barbarica contro la quale opporremo tutta la nostra pacifica resistenza, in ogni sede politica. Credo che dal Consiglio comunale di Pula debba venire un segnale chiaro e inequivocabile di difesa delle proprie coste, del proprio territorio e della propria identità».

L'EMENDAMENTO
Intanto oggi in Consiglio regionale non si voterà l'emendamento all'articolo 10 del Piano casa, con il quale (su iniziativa dell'Unione di centro) la maggioranza voleva fissare la distanza minima di dodici miglia dalla costa per la realizzazione di parchi eolici off-shore.

La proposta (sottoscritta anche da sardisti e Uds) è stata ritirata: puntava a considerare bene paesaggistico il mare territoriale, allontanando sempre di più dal litorale la minaccia di pale impattanti dal punto di vista territoriale. Una modifica di legge che avrebbe potuto risultare inutile, visto che il governo nazionale ha da tempo avocato a sé l'ultima parola sulle autorizzazioni a infrastrutture definite strategiche, ma che avrebbe potuto offrire alla Regione l'opportunità di aprire un eventuale conflitto di competenze.

5 commenti:

  1. atteggiamento vergognoso oltre ogni limite...svegliamoci, la lotta non è per niente finita!

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  2. La regione deve prendere l'iniziativa sul piano giuridico e percorre tutti i canali possibili in sede regionale e nazionale, a partire dalla conferenza stato-regioni, per ottenere il riconoscimento di un diritto di veto sulle opere a mare. Articoli della costituzione e tanta parte del codice offrono l'appoggio necessario, quel che manca è una forte e chiara volontà politica.

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  3. magliettine gialle ..fuori dall'armadio!!!!!!!!!!!!!!

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  4. michela credo che dovremo fare una riunione deò comitato al più presto...

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